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Anni Cinquanta, il decennio che inventò l’Italia

Gli anni Cinquanta non sono soltanto un frammento di memoria.
Sono una stagione dell’anima, un'epoca sospesa tra un presente di povertà e la meraviglia della speranza. Non si tratta, quindi, di un decennio di transizione, ma di un periodo nel quale l'Italia si reinventa, si rialza, si scrolla di dosso le macerie della guerra per ricostruire non solo città e fabbriche, ma anche se stessa, la propria identità, il proprio futuro.
Gli anni Cinquanta non sono quindi soltanto un passaggio storico, ma un atto d'amore verso il futuro.
In ogni bottega, in ogni cortile teatro di giochi improvvisati, c'è l'idea che, nonostante tutto, valga sempre la pena ricominciare.
Quel decennio effervescente, con le sue speranze e le sue sfide, ha plasmato profondamente l'identità nazionale, rendendo gli anni Cinquanta non solo un periodo storico, ma una vera e propria "invenzione" dell'Italia moderna.

L'autore
Gianni Lucini
Gianni Lucini è giornalista, scrittore, sceneggiatore, autore teatrale, cinematografico e televisivo. Scrivere è il suo principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Negli anni Settanta ha vissuto la sua prima solida esperienza giornalistica in un settimanale torinese e alla fine di quel decennio si è fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Negli anni Ottanta ha diretto un mensile d'informazione degli operatori dello spettacolo. Ha scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ha operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 si è occupato per dieci anni di storia e critica musicale per il quotidiano Liberazione. Oggi fa lo stesso per vari quotidiani. Oltre che per Segni e Parole ha pubblicato per Sonzogno, RCS, Hobby e Work, Hachette, Fabbri e molti altri editori.

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