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30 marzo 1945 Venerdì Santo ore 9. L’eccidio dei 7 martiri a Casalino

Con questa pubblicazione che esce in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei sette Martiri di Casalino, intendiamo raccontare e ricordare uno tra i crimini nazifascisti più feroci compiuti nelle campagne della bassa novarese durante la lotta di Liberazione.
Scrivere questo libro è stato come compiere un viaggio nel tempo e non finiremo mai di ringraziare, con tanto affetto tutti coloro che ci hanno aiutato e hanno sopportato le nostre incessanti richieste di chiarimento con le loro testimonianze sugli avvenimenti accaduti.
La risolutezza con la quale quei giovani hanno scelto di andare ad “arruolarsi nei partigiani”, è stata determinata, come ricorda Italo Calvino, «da una volontà di “rottura totale” con la società nella quale vivevano ed erano cresciuti, dopo essere stati educati nelle scuole fasciste ed essersi misurati con il mito dell’invincibilità del Duce».

Gli autori
Ferruccio Danini
Inizia la sua attività lavorativa come Disegnatore cartografico presso l’Istituto Geografico De Agostini di Novara e si impegna nell’attività sindacale come componente della Commissione Interna.
Alla fine degli anni sessanta partecipa attivamente al rinnovamento del sindacato è tra i promotori a livello locale del movimento dei delegati, dei consigli di fabbrica e di zona, è eletto Segretario Generale della Camera del Lavoro di Novara. Nel 1983 è eletto in Parlamento e svolge una intensa attività politica, nella Commissione Lavoro, presso la Direzione nazionale del PCI in Via delle Botteghe Oscure. Negli anni Novanta riprende l’attività sindacale presso la CGIL nazionale, svolgendo diversi incarichi nei vari dipartimenti: è responsabile dalle politiche energetiche e nel dipartimento politiche e Internazionali. È stato Segretario Nazionale SPI CGIL, Presidente del Comitato Direttivo nazionale della CGIL e Consigliere del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Nel 2021 con Sergio Negri ha scritto il primo volume de La bella storia del Circolo Sette Martiri di Casalino.
Sergio Negri
È Giornalista e scrittore. Coautore del saggio Scuola di tutti o di Ciascuno (1986) e del CD Rom La Conquista delle 8 Ore (2002) (storia della conquista delle 8 ore in risaia nel 1906). Coautore del libro Fausto Vigevani, il coraggio di un socialista scomodo (Ediesse, 2004), ha curato la biografia i saggi e le testimonianze dei libri: Fernando Santi, Vita di un sindacalista socialista (Ediesse, 2005) e Fiat 1955 (Ediesse 2009). È coautore del libro Fausto Vigevani, il sindacato la politica (Ediesse, 2014). È autore dei libri: Il 68 in Soffitta (Edizioni Mercurio, 2011), Mobbing, storie di lavoro e di ingiustizia quotidiana (Libreriauniversitaria, 2015), Se Otto Ore (Effedì, 2016), Tracce di Vita (Effedì, 2017), Il Rumore dell’Alba (Effedì, 2020). Nel 2021 con Ferruccio Danini ha scritto il primo volume de La bella storia del Circolo Sette Martiri di Casalino.

Pagg 140

Euro 12,00
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La pietra e la carta. Il mio teatro musicale

 Si vive smarrendosi ma tutto si ritrova; in una canzone, in una musica, in un libro, in un racconto. Fabio Turchetti, musicista, in questo libro ci permette di scoprire un suo dono, quello del raccontare. In queste storie impari a conoscerlo nel piacere di leggerlo nel sentire la musica, nella coloritura della lingua, negli umori della voce nel continuo adattarsi e interrarsi alle reazioni di chi lo legge nel suo dire, nelle stesse cose viste sotto mille angoli diversi.
(Claudio Ardigò, critico letterario)


L'autore
Fabio Turchetti è un compositore, fisarmonicista e cantante di Cremona. Nella sua trentennale carriera ha tenuto un migliaio di concerti e registrato una cinquantina di album. 
Ha pubblicato tre libri di argomento musicale:
Note al margine, conversazioni al Danubio con Terez Marosi (Effige, 2012)
Nella foresta, cinquantatré appunti di viaggi e di musica (Apostrofo, 2014)
L'avventura del CPC, dieci anni di produzioni discografiche (Strenna Adafa, 2014).
Dal 2019 conduce un programma televisivo su Cremona1 TV (I viaggi del Turco) giunto nel 2024 alla quarantaduesima puntata.

Pagg 120

Euro 13,00
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A volte

Se è vero che gli opposti si attraggono non ci si può stupire se in questa pubblicazione troviamo accostati gli aforismi di Mauro Bianchini e i lavori pittorici di Fabrizio Molinario. Le concise e incisive affermazioni dello scrittore entrano in una articolata relazione con le opere eccessive e provocatorie dell’artista: l’idea di Bianchini di suscitare emozioni e riflessioni attraverso un componimento di poche parole per esprimere un’idea complessa e profonda si incontra e, nello stesso tempo si scontra, con le sequenze descrittive dipinte da Molinario.
(Cristina Moregola).
 
Gli autori
Fabrizio Molinario nasce nel 1968 a Novara, la città in cui vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Ha esposto in diverse Gallerie, spazi pubblici e fiere in Italia e all'estero. Pittore Autodidatta, versatile, è nato fuori dalle accademie, ma informato dell'arte contemporanea e i suoi meccanismi. Il suo percorso pittorico è partito dalla gestualità, da una materia quasi "action painting" che si cristallizzava in forme vulcaniche dal sapore arcaico, primitivo. Si tratta di un primitivismo che ricorda gli artisti appartenenti alla "Art Brut" o alla "Ousider Art". Le sue opere richiamano quel primitivismo urbano primordiale, la rappresentazione dell'essere umano con impulsi creativi puri, spontanei, autentici, che operano al di fuori delle norme estetiche.
Mauro Bianchini vive a Castelletto Sopra Ticino in provincia di Novara. Da decenni scrive di arte Moderna e Contemporanea su riviste di settore

Pagg 36

Euro 15,00
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Storie rasoterra. Dal cortile al condominio.

Storie semplici relative al dopo guerra mondiale 1939 - 1945 quando risolvere la quotidianità era lo scopo primario e il cortile era ritornato il luogo di prima socializzazione, evocante ricordi, in un clima di solidarietà e fiducia nel futuro degli anni a venire.
Con lo scorrere dei decenni, l’osservazione si fa più attenta e dettagliata per storie di precaria ripresa, anche grevi, seguite dal progresso economico del “Boom” del 1953 – 1960 e oltre verso il discreto benessere, lo sviluppo delle comunicazioni, TV, cinema e “tempo libero” sino all’espansione edilizia a preferenza condominiale che sconvolse il panorama urbano di vari paesi del Basso Verbano. Poi storie semplici, appunto “Rasoterra”, con più attenzione per lo svago, la cultura e sentimenti, la chiacchiera e voglia di “far commedia”.
Ancora storie leggere sfuggenti il clima di rinate inquietudini politiche contrapposte, fino al terrorismo, degli anni ’70 –’80 del secolo scorso prima dell’epoca della “Milano da bere” …tutta un’altra storia.

L'autore
Mario Ferdeghini è un fanciullo e ragazzo vivace, curioso e felice fino ai quindici anni quando da operaio meccanico inizia una vita da “studente lavoratore” dall’iter scolastico logisticamente complesso. Conseguito il diploma di p.i. meccanico, diventa tecnico commerciale poi con mansioni direzionali. Artisticamente autodidatta è anche un filmmaker amatoriale con particolare attenzione per l’Arte figurativa, povera e concettuale. Attua realizzazioni in live con artisti e collabora in edizioni on line con recensioni librarie di saggistica storica. Per diletto, scrive racconti di vita sociale corrente, ricordi e testimonianze scaturite in ricorrenti convivialità delle quali non aveva mai previsto una eventuale pubblicazione. Galeotte sono risultate alcune recenti sollecitazioni a farlo. Ha avuto anche un breve faticoso impegno politico a livello locale mai rimpianto.

Pagg 132

Euro 14,00
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