Regalatevi i libri di Segni e Parole

A volte

Se è vero che gli opposti si attraggono non ci si può stupire se in questa pubblicazione troviamo accostati gli aforismi di Mauro Bianchini e i lavori pittorici di Fabrizio Molinario. Le concise e incisive affermazioni dello scrittore entrano in una articolata relazione con le opere eccessive e provocatorie dell’artista: l’idea di Bianchini di suscitare emozioni e riflessioni attraverso un componimento di poche parole per esprimere un’idea complessa e profonda si incontra e, nello stesso tempo si scontra, con le sequenze descrittive dipinte da Molinario.
(Cristina Moregola).
 

Fabrizio Molinario nasce nel 1968 a Novara, la città in cui vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Ha esposto in diverse Gallerie, spazi pubblici e fiere in Italia e all'estero. Pittore Autodidatta, versatile, è nato fuori dalle accademie, ma informato dell'arte contemporanea e i suoi meccanismi. Il suo percorso pittorico è partito dalla gestualità, da una materia quasi "action painting" che si cristallizzava in forme vulcaniche dal sapore arcaico, primitivo. Si tratta di un primitivismo che ricorda gli artisti appartenenti alla "Art Brut" o alla "Ousider Art". Le sue opere richiamano quel primitivismo urbano primordiale, la rappresentazione dell'essere umano con impulsi creativi puri, spontanei, autentici, che operano al di fuori delle norme estetiche.
Mauro Bianchini vive a Castelletto Sopra Ticino in provincia di Novara. Da decenni scrive di arte Moderna e Contemporanea su riviste di settore

Pagg 36

Euro 15,00
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Storie rasoterra. Dal cortile al condominio.

Storie semplici relative al dopo guerra mondiale 1939 - 1945 quando risolvere la quotidianità era lo scopo primario e il cortile era ritornato il luogo di prima socializzazione, evocante ricordi, in un clima di solidarietà e fiducia nel futuro degli anni a venire.
Con lo scorrere dei decenni, l’osservazione si fa più attenta e dettagliata per storie di precaria ripresa, anche grevi, seguite dal progresso economico del “Boom” del 1953 – 1960 e oltre verso il discreto benessere, lo sviluppo delle comunicazioni, TV, cinema e “tempo libero” sino all’espansione edilizia a preferenza condominiale che sconvolse il panorama urbano di vari paesi del Basso Verbano. Poi storie semplici, appunto “Rasoterra”, con più attenzione per lo svago, la cultura e sentimenti, la chiacchiera e voglia di “far commedia”.
Ancora storie leggere sfuggenti il clima di rinate inquietudini politiche contrapposte, fino al terrorismo, degli anni ’70 –’80 del secolo scorso prima dell’epoca della “Milano da bere” …tutta un’altra storia.

L'autore
Mario Ferdeghini è un fanciullo e ragazzo vivace, curioso e felice fino ai quindici anni quando da operaio meccanico inizia una vita da “studente lavoratore” dall’iter scolastico logisticamente complesso. Conseguito il diploma di p.i. meccanico, diventa tecnico commerciale poi con mansioni direzionali. Artisticamente autodidatta è anche un filmmaker amatoriale con particolare attenzione per l’Arte figurativa, povera e concettuale. Attua realizzazioni in live con artisti e collabora in edizioni on line con recensioni librarie di saggistica storica. Per diletto, scrive racconti di vita sociale corrente, ricordi e testimonianze scaturite in ricorrenti convivialità delle quali non aveva mai previsto una eventuale pubblicazione. Galeotte sono risultate alcune recenti sollecitazioni a farlo. Ha avuto anche un breve faticoso impegno politico a livello locale mai rimpianto.

Pagg 132

Euro 14,00
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