Le
lettere di Mario Marforio, un ragazzo in divisa nel turbine della seconda
guerra mondiale
Nel 1942 Mario Marforio da Lesa, Lago Maggiore, è un soldato
ventenne lontano dal paese e dai suoi cari. È la prima volta che parte, è da
solo ad affrontare il mondo in una prova ben più grande di lui, che è però
toccata in sorte a tanti suoi coetanei: la guerra.
Mario è il primo
maschio di sei figli: è a lui che si chiede un parere quando si ha l'idea di
prendere una bicicletta, è lui stesso che si sente in diritto di darne. Avrà
proprio lui parole di conforto per i famigliari quando sarà prigioniero, sarà
f
orte anche durante i mesi di silenzio, di fronte alle notizie più brutte e
dolorose. In questo libro sono raccolte le sue lettere scritte dal 1942
all'estate del 1944, senza correzioni e con le caratteristiche linguistiche
tipiche dell'italiano regionale parlato in quegli anni nel quale le espressioni
dialettali si mescolano a formalismi di scrittura dal sapore antico.
In questo libro ci sono tante cose: la nostalgia, le
preoccupazioni, le paure e l'interesse reciproco per le vite di chi è partito e
di chi è rimasto a casa.
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